Il Benevento del grande ex di turno Pippo Inzaghi è l’indubbia rivelazione del campionato, ma in casa fa più fatica. La spunta Gasperini o no?
Il Benevento rivelazione di Pippo Inzaghi, ex di turno e capocannoniere del 1996/97 sotto Emiliano Mondonico (24 gol e rampa di lancio per la Juve e gli ulteriori trionfi col Milan) insieme a Berat Djimsiti, è in emergenza (out Caldirola, Viola, Volta, Letizia, Tuia, Tello, Iago Falque e Moncini). L’Atalanta di Gian Piero Gasperini, a caccia delle Streghe per proseguire la rincorsa alle posizion nobili della serie A, cerca la terza vittoria di fila in casa della regina delle ripartenze che comunque rispetto ai nerazzurri affonda la metà dei colpi: 19 gol fatti contro 36, rimarca L’Eco di Bergamo presentando la sfida.
INZAGHI, RIVELAZIONE E PERICOLO. Il pericolo dell’intensità dei sanniti è dietro l’angolo, nonostante abbiano perso 4 delle 8 partite finora disputate in casa con 2 sole vittorie. I nerazzurri, che hanno fuori causa solo Mario Pasalic e il seppur convocato Luis Muriel, partono col vantaggio della superiorità tecnica e dei dati deficitari dei padroni di casa nella prima mezzora: 3 gol segnati contro 12 subìti, la squadra col record peggiore nel primo spicchio. L’albero di Natale di Superpippo propone Schiattarella regista basso fronteggiando Matteo Pessina. Ionita ed Hetemaj completano un centrocampo di forza.
INZAGHi VS GASPERINI. Le corsie e la coppia Ilicic-Zapata hanno come contraltare Roberto Insigne e Caprari tra le linee, insidiosi con la loro rapidità per Toloi e Djimsiti. Ma tra le mura amiche, come già ricordato, i sanniti, che hanno perso coi bergamaschi gli unici due precedenti, hanno il quattordicesimo record nella massima serie e solo 8 palloni infilati nella porta altrui, terzultimo dato della categoria dopo Udinese e Parma.