L’Atalanta era reduce da due grandi prestazioni, ma ieri non ha ripetuto le esibizioni della scorsa settimana

La sconfitta dell’Atalanta di ieri ha lasciato l’amaro in bocca a più di qualcuno, a maggior ragione dopo le grandi prestazioni che Tolói e compagni avevano messo in mostra contro Milan e Lazio in pochi giorni. Contro i biancocelesti, però, non è arrivato il bis. La sconfitta è stata meritata, con la formazione di Inzaghi che non ha avuto paura di giocarsela a tutto campo e sul piano del ritmo, aspetto su cui molto spesso la Dea mette tutti in estrema difficoltà. Anche il numero di palle gol create ha visto gli ospiti prevalere, e il bottino avrebbe addirittura potuto essere più ampio rispetto all’1-3 finale, sebbene i secondi successivi al gol di Pašalić abbiano regalato più di un fantasma del passato ai tifosi degli Aquilotti.

Proprio il novero di occasioni avute a disposizione dagli avversari dovrà fare un po’ riflettere in casa nerazzurra, soprattutto dopo un periodo in cui la squadra sembrava aver chiuso quasi la porta a chiave con l’inserimento di Pessina tra le linee. In più di una circostanza gli attaccanti capitolini hanno saputo scappare alle spalle della difesa, spesso troppo alta e ingenua in alcune letture, soprattutto per quello che concerne i due gol subiti nella ripresa. Un vero peccato, anche se gli errori e le sbavature sono parte integrante del repertorio di chi gioca molto vicino alla propria porta. Molto pesanti, inutile nascondersi, sono state anche le assenze pendenti sulla testa di Gasperini, sia per quello che concerne le corsie laterali che riguardo al Cuti Romero. Interpreti come Gosens e Hateboer sono infatti fondamentali per aumentare i giri del motore, sia in termini di chilometraggio che proprio di personalità nel percorrere la propria corsia: con Maehle e Ruggeri, con tutto il rispetto, oggi come oggi la musica non può essere chiaramente la stessa.

Di buono c’è che non si può neanche di riflettere più di tanto. Mercoledì si vola infatti a Napoli, nell’ambito di un match che rappresenta una buona fetta di questa seconda parte di stagione. Gli azzurri hanno vinto ieri, ma le dure dichiarazioni rilasciate da Gattuso nel post partita hanno scosso in maniera importante l’ambiente. Una questione che avrà ripercussioni anche sul campo, sia in un senso che in un altro? Parola al campo, per quella che sarà la prima di ben 7 gare da affrontare nel mese di febbraio, che regalerà anche uno storico incrocio con il Real Madrid al Gewiss Stadium.