In due anni e mezzo sono cambia interpreti e gerarchie, ma l’Atalanta continua a puntare in alto mantenendo i conti in ordine
Un dato deve fare riflettere sul modo in cui si lavora in casa Atalanta: solamente Marten de Roon e Rafael Toloi, titolari domenica nella fida contro la Salernitana, erano presenti nell’undici iniziale del 12 agosto 2020, sicuramente la giornata più indimenticabile della Dea targata Percassi e Gasperini, nel match dei quarti di finale di Champions contro il Psg, con la semifinale da sogno svanita soltanto al 90’.
Giovani e conti in ordine: ecco la ricetta dell’Atalanta
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, due anni e mezzo dopo, la squadra è stata praticamente rivoluzionata, ma continua a regalare continuità di rendimento, qualche prestazione da favola e soprattutto la forza di un esempio di gestione societaria che, chissà perché in Italia, soltanto in pochi cercano di seguire e nessuno finora è riuscito a imitare. Oltre a Toloi e De Roon, sono ancora in nerazzurro altri interpreti di quella grande stagione: i vari Sportiello, Palomino, Djimsiti, Hateboer, Pasalic, Muriel e Zapata. Forse non tutti resteranno dopo questa sessione di mercato e in ogni caso si tratta di giocatori destinati ad avere d’ora in poi un peso specifico inferiore rispetto ad allora. L’Atalanta di oggi espone in vetrina una collezione di nuovi protagonisti: gioiellini che già tutti invidiano come Hojlund o Scalvini, certezze già collaudate come Koopmeiners, talenti ricostruiti come Lookman, persino bocciati e recuperati in extremis come Boga, oltre alla solita filiera di giovani come Scalvini, Ruggeri, Zortea e Okoli. Forse è stata proprio la delusione della mancata qualificazione alle coppe europee, dopo cinque partecipazioni consecutive, a indurre il club a ripartire da là dove tutto era cominciato con l’arrivo di Gasperini: la valorizzazione di giocatori soprattutto giovani per puntare in alto mantenendo i conti in ordine (e con un risultato netto anche nell’ultimo bilancio).
Secondo me la formula giusta è uragano Hojlund davanti con dietro i due piccolini tremendi Lookman e Boga
Diga di centro con Koop e Deroon esterni Zappa e Rugge dietro c’è l imbarazzo della scelta con Demiral punto fermo…….vai Dea che si vola
Sembra che con gli esterni che tagliano verso il centro sul filo dell area grande siamo capaci di creare pericoli e azioni da gol continue e con i nostri guardiani Koop DeRoon Ederson e la difesa attenti a soffocare le ripartenze non ci ferma più nessuno. Avanti così
Speriamo..vediamo in coppa Italia e domenica con la Juventus….💙🖤