Non solo serie A, non solo big. Tra la pletora di giocatori di proprietà dell’Atalanta, anzi, sono quelli attualmente parcheggiati nel terzo campionato professionistico nazionale a muovere le acque del calciomercato di riparazione. Anche perché è coinvolto un terzetto assortito alle prese con una società radiata il 5 novembre scorso e un’altra prossima al fallimento. Ma non solo, ci sono anche i reietti, quelli messi in naftalina dalle società a cui sono stati prestati nell’estate scorsa e in attesa di ricollocamento.
Quello fermo da più tempo è il centrocampista mancino gambiano del ’97, utilizzato anche come esterno alto a sinistra in un 4-2-3-1, Modou Badjie, passato dalla Primavera per una stagione prima della sfortunata esperienza al Modena: per lui il ritorno alla base è stato automatico, ma i 158 minuti concessigli da Eziolino Capuano in Coppa Italia contro Pontedera (da titolare) e Pistoiese oltre a non essere il biglietto da visita ideale gli hanno lasciato addosso un po’ di ruggine. Longilineo e dalle gambe secche, tatticamente non ancora smaliziato a dispetto di una manciata di partitelle d’allenamento all’attivo con la prima squadra agli ordini del Gasp, Badjie può far gola per la duttilità e soprattutto per la capacità di tiro, anche col destro, spostandosi la palla e calciando di potenza e precisione in una frazione di secondo.
Simile, anche se trascinata da più tempo e con una posizione quasi da intoccabili, la sorte di Luca Milesi (ex compagno di Mattia Caldara nell’Under 19 di casa) e Isnik Alimi (1 gol), centrale difensivo e mezzala sinistra classe ’93 e ’94, perché il Vicenza appena acquisito dal misterioso imprenditore torinese Fabio Sanfilippo (ha rilevato le quote dalla Vi.Fin. a dicembre) non sta pagando mezzo euro d’insoluti e tutti i giocatori in rosa possono svincolarsi o chiedere alla Figc la risoluzione dei prestiti. Destinati a ripartire da zero, per riuscire a vedere il campo, anche i portieri Alessandro Turrin (’97, Reggina) e Luca Zanotti (’94, Juve Stabia: nella dirigenza c’è l’ex nerazzurro Ciro Polito), mentre Stefano Cason, stopper bellunese del ’95, da tre giornate è a secco di convocazioni nella Carrarese: per lui c’è il Catanzaro alla finestra.