Xhaka e Shaqiri, firmatari della vittoria in rimonta e in extremis della nazionale rossocrociata contro la Serbia, attenzionati dalla FIFA per l’esultanza di sapore politico
Che tra serbi e albanesi non corra buon sangue per l’annosa contesa sul Kosovo è cosa arcinota. Quando però la politica sconfina nello sport attraverso rivendicazioni facilmente scambiabili per provocazioni, la FIFA ha l’occhio lungo. E sta attenzionando il gesto dell’Aquila, il simbolo dell’Albania, di Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri, i match winner di origine kosovara della Svizzera vittoriosa proprio sulla Serbia.
L’organismo che presiede al calcio mondiale proibisce espressamente commistioni tra politica e calcio, quindi per il mancino dell’Arsenal e quello dello Stoke City si prospettano misure punitive ancora da definire. C’è da sottolineare, però, che gli avversari venerdì sera hanno reagito con signorilità: il romanista Aleksandar Kolarov ha detto testualmente “forse darà noia agli svizzeri, non certo a noi”.