Domani sera la partita più delicata della Serie A, sia in campo che fuori, ma la Dea è più carica
Non che il Napoli sia scarico, anzi. Lo sa bene Stella Rossa, che (non) ha visto in campo la formazione azzurra, a tratti, per le sue imprevedibili e rapide ripartenze e la voglia di attaccare ad ogni costo. Il Chievo Verona però, è stato protagonista di un’altra storia la scorsa settimana: uno 0-0 contro i partenopei che non sa di impresa, ma di un progetto ben delineato dagli avversari.
WE ARE THE CHAMPIONS. Come ricorda l’edizione odierna de L’Eco di Bergamo però, rispetto alla scorsa stagione infatti la società partenopea ha scelto di fare un passo indietro sulla rincorsa scudetto, quest’anno arricchitasi di un certo CR7, per convogliare tutte le sue forze verso la Champions. Ancelotti si ritrova comunque un Napoli che ha il 2° attacco della Serie A, con undici punti in più dell’Atalanta, ma che ha già la testa al Liverpool, già sold out.
LUCI E OMBRE. Però i numeri raccontano un’altra storia partenopea: solo una sconfitta contro la Samp per 3-0, i sette gol di Super Insigne, gli stessi di Mertens. Eppure i bergamaschi col Napoli hanno quasi sempre avuto ragione: nell’era Gasperini, tre su cinque le vittorie dei nerazzurri. E se domani la squadra di Ancelotti penserà alla Champions, spianerà la strada alla già carica Atalanta.
In pratica è come se l’Atalanta dopo essere stata eliminata ai preliminari di EL dicesse: abbiamo un progetto per quest’anno, meno EL, più campionato … stessa roba