L’ex difensore di Atalanta e Lazio ha rilasciato un’intervista esclusiva ad EuropaCalcio, dove si è tolto qualche sassolino dalle scarpe
Al portale EuropaCalcio ha parlato oggi Leonardo Talamonti. Di seguito un breve estratto delle sue dichiarazioni: “Sono completamente fuori dal mondo del calcio, lavoro nel negozio di ferramenta di famiglia. Ho scelto così perché non mi piace quello che c’è attorno a questo sport, a partire dai dirigenti e dai procuratori. Lavoro in questo negozio e sono tranquillo e felice, mi sento ugualmente importante e protagonista“.
SERIE A. “Per il vostro campionato ho sempre la tv accesa. L’Atalanta la seguo in ogni occasione. Sono stato lì tanti anni, ma ringrazio anche la Lazio per avermi portato in Italia, ho avuto l’opportunità di farmi conoscere. Dopo l’esperienza in biancoceleste ero andato al River Plate e poi ero tornato in Italia a Bergamo. L’Atalanta mi ha dato tutto, anche quello che non mi ha dato la Lazio“.
SINGOLI DELLA DEA. “Sono tutti bravissimi, ma se devo fare dei nomi dico i due difensori centrali Toloi e Masiello. Così come Ilicic e il Papu Gomez. Quest’ultimo l’ho affrontato diverse volte quando era al Catania, è un grande capitano“.
SU SIMONE INZAGHI. “Eravamo amici e sono molto contento per lui di questo suo importante percorso da allenatore. E non dimentico il grande aiuto che mi diede, assieme a Fernando Couto e Peruzzi, quando arrivai a Roma, ero giovane e non sapevo nemmeno l’italiano“.
LAZIO-ATALANTA DEL 2009. “Segnai ma non esultai per rispetto di tutti i tifosi biancocelesti, ma non della dirigenza. Mi avevano promesso un nuovo contratto. Ma tempo dopo ero passato da Lotito e lui fece finta di non conoscermi, e così andai definitivamente via. Ci ero rimasto molto male“.
MESSAGGIO PER I TIFOSI NERAZZURRI. “Nonostante quell’episodio, sono sempre rimasto affezionato ai tifosi laziali, questo ci tengo a precisarlo. E l’Atalanta è sempre nel mio cuore. Colgo l’occasione di fare tanti auguri a questo grandissimo club, che ieri ha festeggiato i suoi 112 anni. Ringrazierò per sempre di aver indossato quella maglia, e ringrazierò tutta la città di Bergamo, che mi ha fatto sentire importante in ogni momento“.
Da arbitro ti ho avuto in campo 2 volte con l’Atalanta in amichevole e conservo le 2 maglie che mi hai regalato: grande Leo, grande difensore.
Stefano Baschenis
Leonardo uomo vero…
Grande leo