Un tema molto sottolineato anche dalla stampa nazionale

Ne stanno parlando in molti, anche sulla stampa nazionale, in queste ultime settimane: il Milan che ieri ha vinto lo Scudetto è nato (anche) in quel terribile mezzogiorno prima di Natale 2019, che vide una vera e propria manita comminata ai rossoneri dall’Atalanta, in una di quelle che resterà sicuramente nell’immaginario collettivo dei tifosi nerazzurri come performance indimenticabile dell’epopea gasperiniana.

Quella sconfitta fece scattare qualcosa dalle parti di Milanello. Un aspetto sottolineato, a onor del vero, anche da mister Pioli qualche tempo fa: “E’ stata una giornata negativa ma lì abbiamo capito cosa ci serviva”.  Pochissime ore dopo quella batosta sopraggiunse la firma con il Diavolo di Zlatan Ibrahimovic, poi accompagnato da Kjaer, in uscita proprio da Zingonia, e dal belga Saelemaekers, ieri titolare al Mapei Stadium.

La vera svolta vera e propria è stata dopo il lockdown, e nel mentre la squadra ha subito diversi cambiamenti in termini di rosa, grazie ai preziosi aggiustamenti, sempre con un occhio al bilancio e al monte ingaggi, di Maldini e Massara. I rossoneri hanno iniziato a prendersi rivincite su rivincite, con tanto di due 2-0, uno esterno e uno interno, ai danni dell’Atalanta: il primo sancì il ritorno in Champions lo scorso maggio al Gewiss Stadium, il secondo è storia più recente, di settimana scorsa. Il cerchio sembra essersi chiuso, ora non resta che vedere come saranno i capitoli relativi agli incroci tra Milan e Dea nei prossimi campionati. Il futuro, in fin dei conti, è già domani, a maggior ragione se si parla di un campionato che, causa Qatar 2022, inizierà una settimana prima rispetto ai soliti canoni.