Almeno uno dei tre dovrebbe giocare dal primo minuto domenica, tutto porta a pensare che sia…

…il portiere. Perché, paradossalmente (visto che giocherebbe con una mascherina) sembra il più pronto. Parliamo di Juan Musso, l’argentino che ha disputato la scorsa settimana poco più di sessanta minuti nell’amichevole di Zingonia contro il Ponte San Pietro, dimostrando di avere tanta voglia di riprendersi la maglia da titolare, dopo la frattura allo zigomo rimediata in Roma-Atalanta dello scorso 18 settembre.

Sia chiaro, Sportiello lo ha sostituito egregiamente. Non ingannino i cinque gol presi nelle ultime tre partite, il portiere – chiamato in causa in un momento dove la titolarità sembrava essere ipotesi assai remota – ha risposto presente. Ma per i progressi ‘a tempo di record’ dell’ex estremo difensore dell’Udinese, ci sembra quasi scontato tornare all’origine.

Discorso un po’ diverso per Zapata e Toloi. Il colombiano scalpita – è rientrato contro la Lazio e mancava da quasi due mesi – ma il tipo di struttura fisica che ha impone pazienza. Giusto e sacrosanto dargli minutaggio (altrimenti, come si rimette in carreggiata?) però visti i trascorsi, potrebbe essere scelta più saggia vederlo a gara in corso, dandogli gradualmente fiducia. Potremmo dire lo stesso, o quasi, per il difensore: lo scorso anno, purtroppo, ha passato quasi più tempo fuori che dentro il campo (e le sue assenze si sono fatte sentire) e adesso, con il possibile contemporaneo forfeit di de Roon, privarsi di un altro dei pilastri non porterebbe a nulla di buono.