Rossoneri a quota 63 dopo l’anticipo della ventinovesima a San Siro battendo l’Empoli. Il difensore decisivo, ripresa sottotono
Bastano un tempo all’arrembaggio e un Kalulu trasformato in bomber al Milan per conservare la testa della classifica nell’ultimo dei quattro anticipi della ventinovesima giornata di campionato. Prove tecniche di allungo, a quota 63, speculando sulla superiorità tecnica e territoriale con l’Empoli, comunque rinato a nuova vita al rientro dalla pausa.
IL MILAN DI KALULU. La risolve il difensore, dopo 19 minuti di gioco, aprendo il piattone mancino chirurgico per punire la respinta della barriera per dire di no alla punizione di Giroud, a ruota del primo vero tentativo di Florenzi (8′), sostituto da basso a sinistra dello squalificato Theo Rodriguez, servito da Kessie e parato da Vicario. La migliore occasione successiva è del centravanti francese alle soglie dell’intervallo sull’ascensore chiamato da fermo, da destra, da Calabria, a tiro di un altro suo conato, murato dalla difesa ospite in asse con Leao
L’EMPOLI GIOCA, IL MILAN VINCE. Nella ripresa, Maignan deve stare sul pezzo in avvio: al 4′ cala la saracinesca sulla spizzata di Luperto, raggiunto dal cross tagliato di Bandinelli, senza farsi sorprendere nemmeno due giri di lancetta più tardi dall’angolo a rientrare da sinistra di Bajrami per poi abbrancare senza patemi la loffia di Zurkowski. I contro-break di casa sfociano in due convergenze da destra con stoccata centrale di Messias (11′ e 22′). Il suo sostituito Saelemaekers sbroglia qualcosina dietro (33′) e finisce così: Inter a meno 5, Napoli a meno 6 e Juventus a meno 7, ma le due immediate inseguitrici devono ancora disputare il turno.